I surgelati sono la cartina tornasole del cambiamento di usi e costumi degli italiani in questi ultimi due anni, periodo durante il quale, aumentato il tempo trascorso in casa e anche in cucina, si è vista un’impennata dell’abitudine di fare scorte alimentari optando in particolar modo per i surgelati. Da cosa nasce cosa e da questo nuovo modus vivendi ne deriva un altro strettamente collegato: l’acquisto di nuovi freezer e congelatori molto più capienti è infatti cresciuto di oltre un terzo. Scelta quasi ovvia se si considera che, secondo un’indagine Doxa in collaborazione con l’Istituto Italiano Alimenti Surgelati, gli italiani ne mangiano oltre 15 kg l’anno ciascuno e di questo non se ne fa certo oggi più un mistero.
In questo quadro vanno fatte delle distinzioni: il Sud è in prima linea rispetto al Nord in questo ambito, come lo sono i nuclei under 35 e con figli piccoli rispetto a famiglie e persone più anziane.
E cosa acquistano maggiormente gli italiani?
Tante le differenze dovute alla provenienza geografica e all’età dei consumatori. In testa rimangono sempre le verdure ma anche pesci e crostacei e pizze.
I vegetali sottozero risultano i più amati dai single e dalle coppie senza figli (44%), mentre i prodotti ittici in versione frozen hanno conquistato sempre più spazio sulle tavole delle famiglie con bambini (40%) e al centro Italia.
Pizze, snack e patate fritte ottengono il 26% delle preferenze di tutti e il 30% nei nuclei familiari con figli piccoli.
Nel freezer ci sono anche i piatti pronti (13%): in tanti desiderano coniugare rapidità e praticità alla scoperta di gusti e ricette nuove.
Quattro italiani su dieci (43%), infine, dichiarano di congelare autonomamente anche alimenti per fare scorte (come pane, carne, sughi o altre preparazioni casalinghe). L’importante è non dimenticare che tra congelato e surgelato la differenza è grande e che a livello domestico, a meno che si sia in possesso di un abbattitore professionale, è possibile solo congelare, perdendo quindi le qualità organolettiche e nutrizionali di un cibo surgelato.
FONTI: HELP CONSUMATORI e LA REPUBBLICA