L’affermazione “cambia il consumatore e la tecnologia si evolve”, è valida anche e soprattutto per ciò che concerne il packaging del settore dei surgelati. Nel decreto (D.L. 110/1992), infatti, viene posto l’accento sul confezionamento specificando che gli alimenti surgelati “devono essere venduti in confezioni originali chiuse dal fabbricante o dal confezionatore e preparatore con materiale idoneo a proteggere il prodotto dalle contaminazioni microbiche o di altro genere e dalla disidratazione”, inoltre, “le disposizioni del presente articolo si applicano anche agli alimenti surgelati destinati agli ospedali, ai ristoranti, alle mense ed altre collettività analoghe”.
Questo perché la fase di confezionamento è fondamentale per proteggere il cibo ed evitare che si deteriori, per cui risulta fondamentale che i materiali siano impermeabili all’acqua, al vapore, ai grassi e agli acidi. I migliori, attualmente in commercio, sono materie plastiche, alluminio e vetro.
Per quanto riguarda gli imballaggi, sono disponibili più tipologie: sacchetto di plastica associato ad astuccio di cartoncino (per esempio nel caso di torte o pizze), sacco di poliaccoppiato flessibile (come avviene per le verdure), vaschetta di plastica o alluminio con un involucro di film plastico e astuccio di cartoncino (ne sono un esempio molti piatti pronti), e le classiche vaschette di plastica per i gelati.
Di seguito, vengono dettagliate alcune delle tipologie di imballaggio più utilizzate nel settore dei prodotti surgelati.
ASTUCCIO: confezione molto curata dal punto di vista estetico e del marketing, all’interno il prodotto è pre-confezionato in film per garantire la maggior protezione possibile; l’aspetto grafico bifacciale è studiato per permettere la duplice esposizione, nel banco classico a pozzetto o nel frigorifero murale.
VASSOIO SKIN: confezione a peso fisso utilizzata prevalentemente per la carne surgelata al naturale (fettine, spezzatino, macinato, ecc); aspetto estetico ineguagliabile che fa sembrare il prodotto come se non fosse confezionato (effetto nudo); tale soluzione di confezionamento garantisce il mantenimento sia organolettico che estetico a lungo termine.
BUSTA ALLUMINATA: innovativo packaging ad alto impatto visivo, viene utilizzato per i prodotti ricettati pronti realizzati con la tecnologia IQF (Individual-Quick-Freezing) che permette la porzionabilità del contenuto.
BUSTA CATERING: comoda soluzione di confezionamento studiata per aumentare il livello di servizio nel canale catering. Il prodotto è confezionato in IQF e quindi facilmente porzionabile, garantendo nel contempo maggior protezione igienica e conservabilità.
CARTONE SFUSO: soluzione di confezionamento adatta per il cliente professionale; il prodotto è protetto da sacchi di film plastico e inserito in cartone a peso fisso.
BINS / PALLBOX: confezionamento specifico per il settore industriale che minimizza le difficoltà di gestione, produce il minimo impatto ambientale (minor smaltimento rifiuti) ma garantisce l’adeguata conservazione e protezione igienica.
Su ognuna delle confezioni sopra elencate, la denominazione di vendita deve essere completata dalla dicitura “surgelato”, indicando la data di durabilità ottimale, che rappresenta il termine minimo di conservazione e determina il periodo entro il quale il prodotto mantiene al massimo livello le sue caratteristiche originarie.
Arianna Roda, Roberta Dordoni
Istituto di Enologia e Ingegneria Agro-Alimentare, Facoltà di Agraria, Universita Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza