“Nel 1962 ero in Motta…” comincia così la conversazione con Giulio Gagliardini, presidente del gruppo Skalo s.p.a., che ricorda gli inizi della sua carriera alla direzione commerciale di una delle più note aziende italiane dell’epoca. Un passato pioneristico nel settore del gelo, risalente al periodo in cui Motta decise di lanciarsi nel gelato che prima di allora, ricorda Gagliardini, “veniva dapprima distribuito a mezzo ferrovia, imballato nel ghiaccio secco, oppure il concessionario doveva andarselo a prendere in azienda a Milano”.
Poi cominciò la fase della fornitura dei frigoriferi, che venivano costruiti a Casale Monferrato, all’inizio dagli
artigiani (lattonieri, elettricisti) locali: “Uno si chiamava Francia e l’altro Germano e fecero la Franger Frigo”. La Motta fu forse la prima a cominciare a produrre surgelati, nei primi anni ’60, “introducendo nei bar delle pizzette surgelate. Un’operazione che non ebbe molto successo perché, allora, mancava la mentalità del surgelato.
Le persone preferivano il panino fresco con la mortadella, piuttosto che una pizza surgelata” spiega Gagliardini.
Dopo l’esperienza nel gruppo Motta, Gagliardini passò a Unilever, all’epoca Sages, per altri dieci anni. I marchi che trattava il gruppo, nel settore dei surgelati, erano Genepesca, Invito, Iglo. Ma il mercato del retail lo aveva in mano Nestlé, con il marchio Findus, che venne successivamente comprato da Unilever.
Nel 1978, ritenendo di avere una buona conoscenza del settore e del mercato e, soprattutto, credendo nell’avvenire della surgelazione, Gagliardini decise che era ora di misurarsi come imprenditore e lasciò la Unilever per tornare a casa dove, nello stesso anno, aprì una propria attività con il nome Skalo.
“Per i tempi era un’attività molto all’avanguardia: un grande spazio logistico dove si realizzava tutto il processo di congelamento di alimenti, fino allo stoccaggio. Ma non c’era un tessuto industriale che consentisse di lavorare per conto terzi. Pertanto, essendo convinto che il futuro stava nei prodotti surgelati, decisi di avviare fin da subito la commercializzazione dei prodotti che io stesso surgelavo.”
Gagliardini, sulla base delle competenze acquisite, decise di puntare fin dall’inizio alla ristorazione commerciale e sociale: “Il motivo era semplice. Per vendere al negozio serviva il marchio sulle confezioni. Procedimento che richiedeva grossi investimenti in tecnologia e il doversi misurare con un mercato in mano a pochi grandi gruppi. La scelta rimaneva quella di esplorare la ristorazione che, all’epoca, non aveva mai utilizzato prodotti surgelati”. In pratica si può assegnare a Giulio Gagliardini il primato di aver aperto il mercato ho.re.ca. al surgelato.
“A quei tempi non c’erano ovviamente le tecnologie di cui ora si dispone. La congelazione era lenta e si perdevano i nutrienti del prodotto. Oggi succede esattamente il contrario: la congelazione è rapida, mantiene inalterate tutte le caratteristiche organolettiche e si usa il prodotto surgelato non come recupero, ma come qualità eccellente” afferma il presidente di Skalo.